lunedì 5 aprile 2010

Il mio ritorno in Egitto





Dall'alto al basso vi sono Marsa Alam sotto un cielo azzurrissimo, Aswan con gente locale e una carovana di zucchero, bambini al lavoro in un villaggio in riva al Nilo e infine Luxor con calesh e Temple. L'Egitto, un Paese di arte e tradizioni, la terra dove il sole non manca mai di splendere. Vi si trova gente con fede assoluta, dove cristiani ortodossi e musulmani si sopportano a vicenda. Il corano viene recitato al megafono ogni mattina dalle 7 alle 8 nelle scuole, dove gli alunni devono entrare a petto in fuori. Li vedevo ogni giorno dal mio Hotel. 
Ma vi sono anche aspetti negativi. Tra una fuga e l'altra ho respirato l'aria del terrore. Il governo causa tanta ingiustizia sul popolo, questo prova forse invidia per la libertà concessa agli occidentali. In Egitto domina la religione musulmana, adorano Cleopatra ma disprezzano e castigano la donna di oggi. E in ultimo l'igiene che non sanno bene cosa sia e le carni crude restano appese al vento tra la folla.